Morti e dispersi nel Mediterraneo
Una guida informativa per le famiglie e chi le sostiene
Italia e Mediterraneo centrale
12 maggio 2017
La coalizione Boats 4 People (B4P) ha realizzato una guida informativa indirizzata alle famiglie delle persone decedute o scomparse nel Mediterraneo centrale nel corso di una traversata verso l’Italia, e a chi le sostiene. Il documento verrà presentato nel corso di una conferenza pubblica che si terrà a Siracusa in occasione del Festival Sabir, organizzato dall’associazione italiana ARCI.
Dal 2014, secondo l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, più di 12000 persone in migrazione verso l’Europa hanno perso la vita nel Mediterraneo: solo nel 2016 le vittime sono state 5022. La maggior parte di esse rimane « non identificata ».
Questi drammi intollerabili sono la conseguenza delle politiche migratorie europee che, volendo impedire alle persone di arrivare in Europa, le obbligano ad affrontare itinerari sempre più pericolosi. Dietro ad ogni persona scomparsa in mare ci sono una madre, un padre, un congiunto, figli, cugini e amici, stretti nell’attesa, tra l’angoscia e la speranza.
L’assenza di procedure sistematiche e armonizzate impedisce alle famiglie di accedere alle informazioni relative alla sorte dei loro parenti. Tuttavia, quando una catastrofe tocca i propri cittadini (una catastrofe naturale, un attentato, un incidente aereo o navale, ecc) gli Stati europei possono fare ricorso a dispositivi sofisticati per chiarire le circostanze del dramma, tentare di recuperare i corpi delle vittime e identificarle. Esistono delle procedure per coadiuvare gli Stati e sistematizzare l’archiviazione dei dati. Vengono proposte cellule di crisi per sostenere e informare le famiglie delle vittime. Per le persone in migrazione non esiste nulla di tutto questo.
L’Italia è il primo paese europeo ad aver preso delle iniziative e elaborato dei protocolli specifici, anche se questi ultimi riguardano solo alcuni naufragi emblematici.
Il documento realizzato da Boats 4 People sulla procedura italiana in materia di identificazione delle persone decedute o disperse nel Mediterraneo è il frutto di un lavoro di quasi due anni di raccolta di informazioni presso attori ufficiali, associazioni, militanti, ricercatori e professionisti. È stato concepito come una guida per agevolare le pratiche che le famiglie e chi le sostiene possono compiere di fronte all’indifferenza degli Stati europei per quanto riguarda la sorte dei migranti, per evitare che i morti restino solo delle cifre inserite in statistiche e rapporti.
boats4people.org
Associazioni membri del comitato di coordinamento di B4P : Arci (Associazione ricreativa culturale italiana), AME (Association malienne des expulsés), Aracem (Association des refoulés d’Afrique centrale au Mali), Fasti (Fédération des associations de solidarité avec tou-te-s les immigré-e-s), FIDH (Fédération internationale des droits de l’homme), FTDES (Forum tunisien pour les droits économiques et sociaux), Gadem (Groupe antiraciste d’accompagnement et de défense des étrangers et migrants, Maroc), Gisti (Groupe d’information et de soutien aux immigré·e·s, France), La Cimade (France), LTDH (Ligue tunisienne des droits de l’homme), Migreurop (Réseau euro-africain).